Una gran parte della specialità è semplicemente cercare di capire e ricordare la serie interminable di sigle che vengono usate in modo quotidiano. L'ultima settimana è stata caraterizzata da due molto importanti.
Venerdì scorso ho dovuto fare un OSCE, ovvero Observed Structured Clinical Examination. Si tratta del modo pratico di valutare le nostre conoscenze mediche, relazione medico-paziente, bedside manners, ed esame clinico. In pratica ci mettono in una stanza per dieci minuti, con un attore che finge di essere un paziente e noi dobbiamo fare ciò che ci viene detto. Può essere l'esame completo della tiroide, raccogliere una breve anamnesi oppure dare dei consigli sulle diverse terapie disponibili. Nel frattempo c'è un medico seduto nell'angolino che si segna se tu hai risposto con precisione a tutti i criteri. E' stata la prima volta che ho dovuto farlo ed è estremamente stressante. Però devo dire che è stata un'esperienza interessante, che rimette costante in dubbio le tue certezze e ti costringe ad approfondire le tue conoscenze. Avremo dieci stazioni da fare ogni sei mesi, per prepararci all'esame di stato di pediatria.
Questo giovedì e venerdì ho invece seguito il corso di PALS, Pediatric Advanced Live Support, corso obbligatorio per la specialità in pediatria. Si tratta di due giorni interi in cui impariamo i principi di base della rianimazione pediatrica. In altre parole, impariamo a fare come George Clooney in ER, cercando di salvare qualche vita. Sono stati due giorni intensissimi, in cui dovevamo salvare pupazzi di plastica che respirano, aprono gli occhi, hanno un battito cardiaco e una sfortuna pazzesca, finendo in tutti i peggiori incidenti immaginabili. A turno prendiamo vari ruoli, facendo il massaggio cardiaco, preparando i farmaci, intubando, ma soprattutto, dirigendo la situazione e dando istruzioni a tutti gli altri membri del gruppo. Dobbiamo seguire degli algoritmi predefiniti, memorizzare le dosi dei farmaci usati più frequentemente, e soprattutto ricordare gli ABCDE (Airway-Breathing-Circulation-Disability-Exposure). In due giorni abbiamo cercato di salvare finti pazienti da 8 mesi a 17 anni, caduti dal sesto piano, che andavano a 90km/h in moto, che sono caduti su un sasso da un quad, con sepsi, miocardite, disidratazione, emorragie interne, lesioni spinali, status asmaticus, ecc...
Insomma, malgrado la sfiga stratosferica di questi poveri pupazzi, siamo riusciti a salvarli e a passare il corso. Apparentemente ora dovrei essere in grado di gestire una situazione di emergenza...
Anche se io non ne sono tanto sicura, soprattutto dopo aver partecipato in una situazione di emergenza vera. Ma questo ve lo racconterò un altro giorno.
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